LE SPIAGGE

Cala Goloritzè

Cala Goloritzè è la prima spiaggia che potremo visitare nella nostra mini crociera . E’stata dichiarata Monumento Naturale per preservarne la sua bellezza incontaminata. Infatti è caratterizzata da un grande arco di roccia che emerge da un mare con trasparenze e colori indescrivibili e unici.

Questa caletta è caratterizzata dalla maestosità di Punta Caroddi , La guglia che sovrasta la spiaggia: uno spuntone di roccia alto ben 150 metri! circondata da  una foresta ricca di piante di corbezzolo e leccio.

In questo contesto la spiaggia di Cala Goloritzè: sassolini bianchi levigati, acque trasparenti e turchesi, derivanti dallo sgorgare di sorgenti carsiche sottomarine, rocce di marmo modellate dal tempo e fondale basso. È raggiungibile solo a piedi percorrendo un sentiero che parte da Baunei nell’altopiano del Golgo .

Chi sceglie di effettuare la mini crociera avrà la possibilità di ammirarla da vicino ed eventualmente di fare il bagno direttamente dal gommone nelle bellissime acque cristalline.

Cala Goloritzè

Cala dei Gabbiani

Cala dei Gabbiani è una spiaggia confinante alla  più famosa Cala Mariolu. Infatti è divisa da quest’ultima solo da un piccolo promontorio di roccia che la protegge dalla tramontana. Presenta le stesse caratteristiche: acqua cristallina sfumata di verde e di blu, scogliera levigata dal tempo e un lido di sassolini bianchi”.

È la motivazione con la quale nel 2017 Cala dei Gabbiani è stata scelta dagli esperti di Skyscanner, celebre portale web di vacanze, come seconda spiaggia più bella d’Italia. La classifica valorizza calettte meno famose, ‘perle nascoste’, esattamente come quest’angolo di paradiso della parte meridionale del golfo di Orosei, all’interno del territorio di Baunei.

È sicuramente altrettanto suggestiva e, essendo meno conosciuta, solitamente è meno frequentata in piena stagione.
Deve il suo nome a una nutrita colonia di Gabbiani che ogni sera dal tramonto al mattino, fino all’arrivo dei primi bagnanti, si riappropriano della spiaggia ricamandola con le loro impronte

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Cala Mariolu

Cala Mariolu Il suo nome originale è  is pùligi de nie (le pulci di neve), chiamata così dai pastori Baunesi  per i sassolini tondi, bianchi e rosa, misti alla sabbia, che la compongono . Viene anche chiamata Cala Mariolu, deve il nome alla foca monaca che, si dice, ‘rubasse’ il pescato dalle reti dei pescatori provenienti da Ponza, perciò era detta il mariolo (ladro).

Il suo panorama colpisce per le tonalità infinite di blu, verde smeraldo e azzurro e per i sassolini che sembrano fiocchi di neve. La falesia che la circonda raggiunge i 500 metri di altezza e cade a picco sull’acqua sia a nord che a sud, rendendo Cala Mariolu accessibile da terra solo attraverso un impegnativo trekking (per esperti) in mezzo a fitta macchia mediterranea.

Punta Is Puligi in passato fungeva da punto di carico del carbone per i furisteris, i carbonai che popolarono Baunei.

La trasparenza del  fondale merita un’immersione con la maschera per chi ha meno confidenza o con attrezzatura subacquea per chi vuole esplorarlo in profondità: è habitat di varie specie.

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Cala Sisine

Cala Sisine sorge alla fine di una codula, ossia un canalone, un tempo letto di fiume, oggi foce di un piccolo torrente, che nasce nell’altopiano del Golgo, nel Supramonte di Baunei. Una delle spiagge più interessanti della costa di Baunei, sia per le sue dimensioni (è più di 100 metri di profondità e 500 metri di lunghezza), è la spiaggia più ampia della costa 

Incastonato tra il promontorio roccioso di “Punta Plummare” (415 metri di altezza) e la costa di “Dolài”, la spiaggia è il risultato dell’accumulo di detriti rocciosi alla foce del torrente “Codula Sisine”. Ogni anno durante le piogge invernali, il flusso si gonfia in modo significativo, trascinando tutto sul suo percorso a valle lungo il suo percorso dall’altopiano del Golgo al mare.

Le acque sono turchese cangiante per i giochi di luce del sole che vi si riflette. Il fondale è di sabbia a chicchi calcarei chiari e sassi arrotondati, ideale se ti immergerai con maschera e boccaglio.

Tra il XIX e il XX secolo, l’entroterra fu anche teatro di costruzioni dei carbonai, che costruirono una dispensa a poca distanza dalla spiaggia da cui il carbone veniva caricato sulle navi. 

E’ presente  un punto di ristoro  “Su Coile” (” l’ovile”), immerso nella vegetazione ma facilmente raggiungibile dalla spiaggia, dove è possibile assaporare degli ottimi piatti tipici e di mare .

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Cala Luna

Cala Luna è caratterizzata dalla foce del torrente codula di Luna. La cala è protetta da ripide pareti di roccia che la incorniciano e punteggiata da ombrose e ampie grotte naturali che offrono riparo dal sole dei mesi più caldi. La spiaggia al centro della cala si immerge in un mare azzurro e cristallino.

Un lago d’acqua dolce separa la spiaggia sabbiosa dalla terra alle sue spalle, il bosco di oleandri che incornicia la spiaggia, e quel nome suggestivo che evoca la romantica luminescenza lunare.

Come a Cala Sisine,anche a Cala Luna è presente un punto di ristoro il cui nome, “Su Neulagi” (“l’oleandro”) è stato ispirato dal bosco di oleandri che si affaccia di fronte al lago di acqua dolce.

Una taverna (aperta fine anni 70) è stata costruita sulle rovine della dispensa costruita dai carbonai che lavoravano in questi boschi.

Nel 1974, in questo spettacolare scenario vennero girate alcune scene del film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, interpretato da Mariangela Melato e Giancarlo Giannini 

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